immagine-1

Ogni giorno ci troviamo di fronte a obiettivi da raggiungere sia nella vita lavorativa sia in quella privata: per conseguire i risultati desiderati è indispensabile definire i propri obiettivi in modo opportuno.

Le regole per la buona definizione di un obiettivo hanno validità generale, pertanto potete applicarle sia in ambito lavorativo (volete incrementare le vendite del prossimo trimestre) sia privato (volete raggiungere il vostro peso ideale).

Esse rappresentano il segreto per la buona riuscita di un problem solving, di cui costituiscono la prima fase. In alcuni casi si può partire dalla descrizione del problema, ma solo come percorso facilitatore. La definizione dell’obiettivo rappresenta in ogni caso la vera fase iniziale del percorso di problem solving.

Descrivere un problema non è altro che un modo implicito e disfunzionale di descrivere un obiettivo, che è “nascosto” nel  problema: la capacità del problem solver consiste proprio nel riuscire a renderlo esplicito.

Le regole seguenti vi guideranno a definire efficacemente i vostri obiettivi.

1. Descrivete il vostro obiettivo in modo positivo. Alcune persone in questa fase tendono a descrivere ciò che non vogliono, la situazione che vogliono evitare. Questo può essere un punto di partenza ma infine l’obiettivo dovrà essere esplicitato in modo positivo cioè in termini di ciò che si vuole raggiungere, ad esempio: voglio incrementare le vendite, voglio lavorare nel settore della moda, voglio raggiungere il peso forma.

2. Rendete l’obiettivo il più specifico possibile. Se avete descritto il vostro obiettivo in forma generica (ad esempio: voglio migliorare i risultati della mia azienda, voglio essere più in forma), esso rappresenta una dichiarazione di intenti. Trasformate la dichiarazione di intenti in obiettivi e sotto-obiettivi che indichino chiaramente i risultati attesi.

3. Individuate un indicatore che renda il vostro obiettivo misurabile. L’Indicatore vi servirà da guida per capire e comunicare dove siete e dove volete arrivare. L’indicatore ideale è di tipo numerico. Incrementare il margine di contribuzione dal 5% al 10%,  raggiungere il peso forma di 76 kg, sono esempi di obiettivi esplicitati in forma positiva, specifica e misurabile.

4. Accertatevi di avere il controllo sul vostro obiettivo. Questo punto vi cautela dalla più diffusa causa di fallimento. Identificate le risorse, gli eventi, le azioni, e tutte le componenti che ritenete fondamentali per raggiungere l’obiettivo. Assicuratevi di poterne avere il controllo. Se solo uno degli elementi fondamentali non è sotto il vostro controllo il raggiungimento del vostro obiettivo è affidato alla buona fortuna.

5. Chiedetevi 5 volte il perché volete raggiungere il vostro obiettivo. Dovete chiarire molto bene a voi stessi e agli altri (se siete un team leader) le ragioni che vi spingono a conseguire tale obiettivo. Le motivazioni rappresentano la fonte dell’energia necessaria per conseguire i risultati. Inoltre chiedervi 5 volte il “perché” vi permette di capire se il vostro obiettivo rappresenta un sotto elemento di un obiettivo più grande.

6. Individuate le conseguenze che il raggiungimento del vostro obiettivo avrebbe su voi stessi e sugli altri. Le conseguenze positive saranno il motore della vostra determinazione e della collaborazione degli altri. Dovete valutare anche le eventuali conseguenze che potrebbero infastidire o nuocere a voi stessi e agli altri. Le conseguenze negative spingeranno ad ostacolarvi e metteranno la vostra determinazione a dura prova. E’ fondamentale mettere in atto delle specifiche azioni per eliminare o mitigare le conseguenze negative.

7. Definite una scadenza. Un obiettivo, cosi come un progetto, deve essere tempificato. Attribuire un tempo vi permette di valutare le risorse necessarie e se si tratta di un obiettivo raggiungibile. Imparare una lingua straniera o perdere 10 kg in un mese  (come mi è capitato di sentire) sono obiettivi difficilmente raggiungibili.

8. Effettuate una prova di realtà. Per dirla con le parole dello psicologo francese J.M. Charcot: “la teoria va bene ma non è detto che coincida con la realtà”. Valutate l’entità del gap fra lo stato attuale e quello desiderato e verificate quanto il vostro obiettivo sia realistico: potrebbe essere opportuno ridimensionarlo in modo da renderlo sfidante ma non irrealistico.

9. Fate un piano di lavoro. Un obiettivo senza un piano (tempificato) è solamente un desiderio. Un obiettivo deve inaugurare l’inizio di un progetto.

10. Pensate continuamente al vostro obiettivo. Raggiungere un obiettivo rilevante e sfidante richiede tempo e dedizione costante.

E i vostri obiettivi, superano la prova delle 10 regole?